Le cheminement intérieur de Marthe Robin est dévoilé grâce à la publication de son "Journal". Découvrez-le en ligne...
Ravvivare nel mondo l’amore che si spegne
La chiamata alla santità di tutti i battezzati
"Mediante il nostro battesimo siamo stati inseriti, incorporati al Cristo".
Abbiamo pochi testi in cui Marthe parla esplicitamente del battesimo. Troviamo al contrario molti brani in cui parla della fede, di cui il battesimo è una fonte.
Il sacramento del battesimo contiene in se tutto ciò che è necessario per una vita cristiana ricca e intensa. Tuttavia c’è bisogno di preghiera e di approfondimento della conoscenza della fede per sviluppare tutti i suoi doni:
"Non si crede più quando non si prega più. La fede, la speranza e la carità sono date con il Battesimo. Bisogna coltivare questo dono con la preghiera. La Santa Vergine ce lo insegnerà"
Il battesimo è un trampolino verso la santità e l’intimità con Dio!
Il regalo del Battesimo
Marthe è stata battezzata nel piccolo battistero della chiesa di Saint-Bonnet-de-Galaure il 5 aprile 1902. Scoprirà che ciò che ha ricevuto quel giorno è un dono immenso. Quando pensa al suo Battesimo, il suo primo riflesso è la riconoscenza:
“Quante grazie nella nostra vita: la grazia del santo Battesimo, la grazia dell’educazione cristiana, della prima comunione, della conversione, della vocazione, della perseveranza”.
Invita tutti i battezzati a questa preghiera di lode:
“Canta le meraviglie straordinarie operate in te: Egli ti ha creata figlia del suo Amore, ti ha adottata al battesimo, ti ha perdonato tutti i tuoi peccati, ti ha voluta per Lui solo, ti ha risuscitata nel suo Amore, Egli si dona a te per assimilarti a Lui, affinché tu sia la sua copia fedele, affinché tu scompaia in Lui e divenga un altro Lui…”.
Inizio della vita intima con Dio
Nella vita di ogni cristiano, Marthe considera il Battesimo come l’inizio di ciò che lei chiama la “vita intima con Dio”: “Vita intima della creatura con il suo Creatore, con suo Padre, con Dio che l’ama e la vivifica incessantemente”.
Per lei, questa “vita intima con Dio” non è riservata a una categoria di cristiani; è offerta a tutti. A un sacerdote, che era venuto a trovarla, Marthe faceva capire come tutto cambierebbe se si accettasse di vivere coscientemente con la Santa Trinità, avendo un rapporto semplice, vivo, affettuoso con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
"Egli è con voi, è in voi”, diceva spesso.
La potenza della preghiera
A volte, quando i suoi "visitatori” venivano a cercare presso di lei luci per una decisione da prendere, Marthe non esitava a rinviarli alla presenza dello Spirito Santo in loro, che è lì per consigliare e illuminare: “Non ho la missione di sostituirmi allo Spirito Santo”, disse un giorno a uno di loro, “Lei deve abituarsi a cercare con lo Spirito Santo le soluzioni secondo la volontà di Dio”.
Un’altra volta, Marthe risponde con fermezza: "Non sono i miei consigli che vi aiuteranno, è la mia preghiera. Se ci fosse qualcosa di meglio della preghiera, il Signore nostro ce l’avrebbe insegnato!”
Marthe incoraggia ed esorta chi afferma di aver perso la fede:
Alcuni ritengono di avere smarrito la fede, ma ce l'hanno sotto uno strato di cenere. Occorre soffiarci sopra per ravvivare la fiamma.
Un dono da sviluppare per aumentare la fede
Tuttavia, questo dono ricevuto al Battesimo, deve essere “attivato”, “sviluppato”: “Dobbiamo incessantemente coltivare e far crescere questa vita interiore, la vita vera, coltivando e facendo crescere in noi la grande vita della fede e dell’amore”.
Così Marthe chiede: “Ci ricordiamo di sviluppare la nostra fede?”. Marthe stessa ha costantemente cercato di comprendere meglio, di approfondire e sviluppare la fede del suo Battesimo. Sappiamo che ha letto molto fin dalla sua giovinezza, e che si era perfino abbonata a qualche rivista destinata alla formazione dei sacerdoti.
Marthe, una semplice contadina della Galaure, ci dona una delle sue regole di vita:
La nostra fede deve essere chiara e semplice, pia e intelligente. Bisogna studiare, riflettere per farsi delle convinzioni, delle idee sicure, bisogna impegnarsi per andare fino in fondo a se stessi e a ciò che crediamo.
E’ tutto il contrario di una religione semplicistica! La vita cristiana è un tesoro, di cui noi siamo i primi responsabili.
Figlia di Dio e missionaria
Infine, Marthe sa che è figlia di Dio fin dal Battesimo: “Dio è mio Padre”. L’ha detto e si è impegnata a viverlo, a crederlo, anche se le prove e le umiliazioni sembravano provarle il contrario.
« Vorrei trovarmi in ogni luogo contemporaneamente per dire e ridire al mondo quanto il Buon Dio è buono. Quanto Egli è Padre, e Padre pieno di bontà e di misericordia. » Questa frase è bella, ma colpisce ancora di più sapendo che Marthe l’ha pronunciata quando aveva 28 anni e si stava contorcendo sul suo divano da quasi un anno, mentre la malattia avanzava e il suo futuro era incerto.
Marthe ci insegna a vivere questa vita figliale col Padre, “non accontentandoci di ripetere certe formule, alcune belle preghiere alle quali dedichiamo tutta la nostra attenzione, ma coltivando nel nostro cuore una fede viva, che è la base e la condizione essenziale della nostra vita in Dio e che Gesù ha tanto richiesto in tutto il suo Vangelo”.
Vorrei trovarmi in ogni luogo contemporaneamente per dire e ridire al mondo quanto il Buon Dio è buono. Quanto Egli è Padre, e Padre pieno di bontà e di misericordia.