Una immensa irradiazione

Il primo ritiro spirituale a Châteauneuf-de-Galaure si svolge da lunedì 7 a domenica 13 settembre 1936 e costituisce una tappa importante nello sviluppo dell’opera dei Foyer de Charité.

Fin dal primo giorno don Finet diventa il padre spirituale di Marthe. Da allora egli diventa padre Finet: “in quel giorno io ricevevo il titolo meraviglioso di “Padre”, che dovevo poi condividere con tutti i miei fratelli, responsabili dei nostri Foyer de Charité”. Egli accompagnerà Marthe fino in fondo in ciò che ella vive con Cristo, e le loro due vite saranno profondamente unite.

Gesù aveva già parlato di padre Finet a Marthe:
«Non potrà fare mai nulla senza di te né lontano da te … Anche tu non potrai mai fare nulla senza di lui… Voglio confondervi in me per la missione che voglio affidarvi, per tutte le anime che voglio donarvi e per la Gloria del mio Nome.»

Il ritiro fondamentale inaugura un nuovo genere di predicazione: un insegnamento solido sul progetto di Dio sull’uomo accompagnato da un clima mariano.

Fra le partecipanti a questo primo ritiro, due giovani insegnanti si sentono chiamate dal Signore a lanciarsi nell’avventura dei Foyer de Charité in questo villaggio sperduto della Drôme, lasciando la loro regione, la loro famiglia e il loro lavoro. Si stabiliscono definitivamente in questa scuola, di una povertà totale. All’inizio dell’anno scolastico, il primo ottobre 1936, sono iscritte 24 bambine.

Padre Finet è molto occupato a Lione e non viene spesso alla scuola. Marthe è molto presente e segue tutto da vicino. Hélène e Marie-Ange sono molto impegnate a scuola e vanno da Marthe ogni giorno per passare la serata con lei e spesso anche con sua madre. Parlano di tutto: delle bambine, delle difficoltà, della Santa Vergine o della sistemazione dei mobili, pregano e cantano. “Queste visite ci facevano molto bene, perché eravamo veramente sole” (Hélène Fagot).

Marthe stessa forma i primi membri del Foyer e contribuisce così, attraverso loro, a infondere un certo spirito nella scuola delle ragazze.
L’8 dicembre 1936 Marie-Ange Dumas e Hélène Fagot si donano a Dio per tutta la vita attraverso le mani della Vergine Maria. Con padre Finet si impegnano per sempre a rimanere in questa nuova comunità e diventano "membri" del Foyer di Châteauneuf di cui don Finet diventa il "padre".

Per un certo tempo i membri del Foyer risiedono unicamente nella scuola. La loro vita si divide fra l’educazione dei bambini e l’accoglienza di coloro che partecipano ai ritiri. Ogni anno il numero delle allieve aumenta: nel 1937 arrivano 35 allieve, nel 1946 ci sono già 130.
Arrivano anche vocazioni di membri del Foyer: nel 1939 ci sono 6 membri, nel 1948 ce ne sono 24. I ritiri hanno un successo crescente. Durante l’anno 1936 sono venute 63 persone; nel 1947, 405; nell’estate del 1947 si è già al sessantaquattresimo ritiro.

Allora i ritiri per uomini e per donne erano assolutamente separati. Quando un sacerdote chiese a padre Finet di poter assistere ai ritiri, padre Finet chiese l’autorizzazione a mons. Pic, vescovo di Valence, dopo di che gli disse: "Lei si metterà in fondo”.

Poco dopo le donne chiesero di partecipare ai ritiri con i loro mariti o i loro figli. Fu allora, 8 settembre 1941, che cominciarono i "ritiri per la cristianità”.

Châteauneuf diventa, prima e durante la guerra, una scuola modello per la qualità dell’educazione e dell’evangelizzazione dei bambini, inoltre porta i partecipanti ai ritiri nella preghiera e diventa così un luogo di ritiri assolutamente innovativo e sempre più conosciuto.

Visto che la scuola si ingrandiva e i ritiri acquistavano sempre più importanza, nel 1939 comincia la costruzione di un edificio per i ritiri. In piena guerra questi lavori sono considerevoli. Non mancano donatori generosi e Mons. Pic insiste affinché siano costruiti edifici molto ampi. Il 28 febbraio 1943 il Foyer in costruzione è consacrato alla Santa Vergine. Il 17 maggio 1948, lunedì di Pentecoste, il Foyer de Charité di Châteauneuf è inaugurato e benedetto ufficialmente. Mons. Pic, presente di persona, ha voluto dare alla celebrazione la massima solennità. Viene benedetta una statua della Vergine “Nostra Signora del Foyer”. Ci sono 1500 persone fra cui molti sacerdoti.

Marthe, dal canto suo, aveva preparato la festa nella preghiera:

Durante la vita di Marthe Robin sono stati fondati nel mondo una cinquantina di Foyer de Charité. Alla sua morte l’Opera conterà circa 600 membri.

• Nel 1941: fondazione del secondo Foyer de Charité in Francia (nella Savoia)
• Nel 1957: fondazione del primo Foyer de Charité in Europa, in Belgio
• Nel 1958: fondazione del primo Foyer de Charité in America, in Colombia
• Nel 1961: fondazione del primo Foyer de Charité in Africa, nel Togo
• Nel 1968: fondazione del primo Foyer de Charité in Asia, nel Vietnam

Marthe si occupa anche dell’educazione dei ragazzi. Il 3 ottobre 1953 si apre una scuola per loro nel villaggio vicino di St. Bonnet-de-Galaure, con 21 allievi. Questa scuola si sviluppa rapidamente e darà alla Chiesa molti sacerdoti e religiosi.
La scuola professionale di Mandailles, per le adolescenti dei dintorni che hanno bisogno di una formazione pratica, nasce a Châteauneuf nel 1953.

I bambini procurano tanta gioia a Marthe. Si preoccupa di formare tutto l’essere con un’educazione dell’anima, dell’intelligenza, della coscienza, del cuore, dell’affettività, del corpo.
Marthe pensa anche alla loro famiglia: “Bisogna educare i genitori assieme ai figli. È pressoché inutile quello che facciamo se loro non si impegnano con noi”.

Marthe segue i Foyer da vicino. “Niente sfuggiva allo sguardo del suo cuore. Tutto la interessava”. Marthe conosce i padri dei Foyer e veglia sulla loro formazione. Conosce i progetti, segue con attenzione la fondazione di ciascun Foyer, sempre assieme a padre Finet.

Marthe è molto attenta a tutti i membri missionari dei Foyer che vengono a visitarla durante i loro soggiorni in Europa. Si preoccupa di tutti gli aspetti della loro vita quotidiana, con domande molto concrete, dando talvolta saggi consigli, chiarendo le situazioni, anticipando. Interviene sia sul piano spirituale sia su quello materiale.

In tutti questi incontri Marthe non si considera come la “fondatrice”, ma vuole piuttosto aiutare le persone.